Archivi Categorie: Noi di Ok panico

Ecco un nuovo blog da seguire

banner
Alle volte —sapete il tempo, la politica, la configurazione strologica, whatever— potrebbe anche venirmi il cattivo umore.
Poi scopro ‘na roba nuova fatta anche pensando a me e allora mi dico OK 🎶 , Leibniz aveva kwasy ragione, viviamo in un mondo non necessariamente il migliore possibile ma comunque uno che tutto sommato può andare 🍓

Oggi per esempio un nuovo blog di —‘spetta che il nick è <come dire>CS PRIO30.

tit
Il blog è qui: Yet another wannabe programming blog, completo di About (cosa che tanti si dimenticano), CS PRIO30 no, l’ha messo subito, rockz! 🚀  E c’è anche il Git, con il codice dentro 🚀

Insomma auguri al nuovo blogger 💥 e non devo certo dirvelo io di seguirlo, vero? 😜

:mrgreen:

Considerazioni sul blog

gaMpEqXdIeri (nota: sono sempre un po’ in ritardo a postare per cui “ieri” andrebbe sostituito con “qualche giorno fa”) ho scoperto che un lisper über-nerd ha reso il suo blog privato. Subito mi sono inkat corrucciato (come dite voi angry?) poi però mi sono detto che stavo sbagliando alla grande.
Possono esserci Nmila motivi per farlo; in fondo il blog è un diario personale. Quindi tutto OK.
Poi ci penso su e mi dico: vale anche per me, per Ok, panico 😀 oggià!

Se lo si vede come diario perso (== personale, nèh!) allora la prospettiva cambia; io ci ho messo anni a realizz capirlo ma si sa che sono lento di comprendonio 😉
Prendi per esempio il SICP: i suoi post sono hits negativi, sempre. Ma è una cosa che voglio fare da tanto tempo e –cribbio!– la farò fino in fondo. Se lo faccio e non ne scrivo dovrei scrivere di qualcos’altro e quindi fare anche qualcos’altro ma il tempo è quello che è. Forse devo cambiare qualcosa su come tratto gli esercizi (ne parlo tra poco), forse devo essere più perso.
Altri argomenti sono più sexy. Ma anche qui saltano fuori problemi, come recentemente quando ho tentato di riassumere diverse ore di scripting in un post. Ho semplificato troppo, saltato (come ho visto dopo) considerazioni fondamentali, mica sono tanto buono capace a contarla come si deve.

Sono in dubbio su cominciare una serie di post su un nuovo (o rinnovato, una ripresa) argomento. Se si fa bene dettagliatamente diventa una cosa lunga e non so se ce la farò. Sto valutando tra due alternative, avrei un aiutante, cioè almeno un lettore assicurato 😀

La telenovela visto nel Web è quella di maggior successo, quella che alza la media mensile (anche se il numero di visite e da dove vengono resta un mystero mysteryousassay). Ma per compilarla serve tenere Twitter aperto quasi costantemente, distrazioni a valanga; anche perché seguo anche altri teeps con altri argomenti. Feedly mi da sempre meno notizie, forse davvero questa volta i blogs stanno morendo. A proposito: frequento poco i social-cosi, G+ l’ho quasi abbandonato, lo apro solo per linkare i miei posts.

Ah! intanto ancora una cosa su SICP: con una rapida googlata ho trovato altre risorse per gli esercizi. Vengono da gente tosta, spesso attivi su Twitter, Stack Overflow e altri luoghi ancora. Le cose di SICP non sono mai recenti, forse è passato di moda (ma kissene!) forse sono loro che sono cresciuti e si occupando d’altro (nessuno aggiorna mai il proprio about). Cosa che contribuirà (senza dare troppo nell’occhio, metti che…) ai prossimi posts.

Mi dicono dei prula prura plurali sbagliati, non ‘taliani: kissnene! Cioè –dai!– è il mio diario, ci sono tanti diari simili a questo ma questo è speciale, è il mio (quasi-cit.) 😉

Pre-aggiornamento, cioè aggiornamento prima ancora di postare: è arrivato Mauriziojsxmau— che colma una lacuna (storica) del blog 😀
Tutto quello detto del perso va inteso come persos, perso di gruppo, à la tutti per uno (cit.) 😀
:mrgreen:

Desktop, portatile, tablet, telefono

dpttOvvero: sono vecchio.
Per fortuna non sono più nel mondo del lavoro, lo faccio come gioco, mi occupo di quello che mi piace senza preoccuparmi delle conseguenze. Quasi sempre, non in questi giorni, non come vorrei. Ma a breve riprendo (forse).
Poi ci sono gli imprevisti, come questo di cui sto per raccontare. Non avendo un’agenda come si deve posso fare pausa e raccontare un po’ di tutto; anche dicendo cose non troppo sensate (temo) come questa di oggi.

OK, credo che basti come disclaimer, vado con il mio rant che potrebbe avere come titolo “non è più come una volta, nope, cambiato tutto”.
Siccome passo un po’ di tempo collegato al mondo via Web vengo a conoscenza di notizie e pensieri anche di gente non proprio vicino. Martedì su un social-coso (non ricordo quale) trovo “One Year On – My Experience With A Chromebook“. Interessante, merita un post.

Non ho capito tanto bene di cosa si occupi James, non ho googlato più di tanto, se uno vuole mettere il suo CV online si trova subito, altrimenti si guarda cosa dice su G+ e basta.
Ma la sua esperienza con il chromebook mi conferma, anche se non conosco chromebooker locali (si usano da noi i chromebook?), un’evoluzione nel mondo dei ‘puters.
Diversi contatti, sia nel mondo 1.0 sia via Facebook non usano più il PC tradizionale.
Il primo passo è stato quello di sostituire il desktop con il portatile, operazione sensata, ce l’hai (quasi) sempre a portata di mano, (quasi) sempre pronto all’uso –OK, manca il mouse (a volte), la stampante, il collegamento a Internet (a volte). Credo che ormai siano la maggioranza, anzi con il desktop ci sono solo più io e qualche grafico/disegnatore (la tavoletta…). In particolare gli studenti, tranne quelli di cui a breve, sono tutti con il portatile nello zaino.
Altri hanno scoperto il tablet. Non so se si chiamano tutti così, variano moltissimo, anche come prezzo. Chi confonde Internet con Facebook sostiene che funziona benissimo. È ancora più semplice del portatile, la tastiera compare quando serve ma serve pochissimo: non scrivi cose lunghe, solo qualche commento, guardi le foto messe su dagli altri, c’è chi commenta i link ai miei post confondendoli con la foto :roll:. Quando scopro che qualcuno ha smesso di rispondere alla mail o ha ridotto la sua attività attiva (si può dire vero?) immagino ci sia di mezzo il tablet.
Oltre al problema della stampante qui ce n’è un altro: il backup. A rigore questo problema c’è da sempre rd è sempre peggio. A meno di ricorrere al cloud.

Quello che mi stupisce oltre l’immaginabile però è il telefono. Abitando in campagna ho assistito nell’ultimo anno all’evoluzione dei portatori (sani) di telefono cellulare che ormai si chiama telefono e basta; quando dico che io ne uso uno fisso, localizzato in salotto, con prefisso 011 mi guardano strano, da paleontologi. Fino a poco tempo fa il telefono veniva usato per urlarci dentro, a volte anche per ascoltare ma raramente. E i nostri lo tenevano (e tengono tuttora) sempre acceso rispondendo al primo squillo, anche se impegnati in attività critiche, p.es.: spostare in due un sacco o un oggetto pesante, devi fare attenzione a mollarlo subito, possibilmente per primo, oppure quando inizia una telefonata lunga e articolata e il povero manovale non qualificato aggiunto come complemento (sarei io) resta in attesa (idle) senza sapere se può disattivarsi e per quanto.

Adesso lo usano anche come si usa il ‘puter o il tablet o –una volta– il fax. Cambiano le abitudini: non si usa più chiedere “com’è il tempo?” alle donne di casa per sapere quali sono le previsioni di RAI1, le guardi sul telefono, quando serve (cioè quasi mai). Ci sono tutta una serie d’info, per esempio il prezzo dei maiali (e altri animali ma ai fratelli interessa quello) nelle varie città (cambia da provincia a provincia e L’Emila Romagna ne ha diverse, e poi ci sono i cuneesi, dove c’è una provincia con più mercati).
Esiste un fiorente scambio di video divertenti, lollosi assay ma solo per loro. Io non li capisco nemmeno se me li spiegano. E poi i ganzi giusti sono sempre –come dire– quelli che non direi, loro insomma.

Basta con i contadini, ecco gli studenti sono più comprensibili. Ma anche loro perennemente collegati al telefono. Lì ci sono altre attività, altre app. Ci sono –giustamente– gli amori attuali e possibili che hanno la lion share ma c’è anche altro. Anche lì scambio di video lollosi ma diversi da quelli che dicevo prima; e non sempre comprensibili ma è colpa mia che non mi tengo aggiornato, per dire non so di Star Wars VII e di Checco Zalone.
A settembre ero spesso impegnato al pomeriggio con il padre di una liceale alla quale veniva sequestrato il telefono finché non finiva il compiti. Prima del black-out quotidiano però poteva avvisare lanciando un messaggio broadcast.

Ecco James –tornado al post da cui ero partito– racconta (anche) altre cose. Ma in fondo compatibili con le mie considerazioni. Da un aposizione molto diversa. Ma OK, il mondo è bello perché è vario (cit.) e nessuno mi obbliga. E poi sono vecchio 😉

Però, vedi, me le vado a cercare, per esempio, freschissimo questo. Frequento gente sbagliata, com’era già quell’iperbole (o era una parabola, una quadrica) della mela marcia?

:mrgreen:

Racket – ahemmm: PR 15131

(((r)))Problem Report: 15131 — fixed! prima di subito, bravo il team della variante Lisp più sexy dell’universo.
Dalla segnalazione alla prima risposta sono passate poche ore, sapete il fuso orario. Ed era domenica d’agosto, afosa (almeno qua). E il giorno dopo tutto risolto.
rep
Posso blagare pavoneggiarmi un po’? dai solo ‘na frisa un pochino ma questi sono i miei 15 minuti (circa, il tempo è relativo) warholiani di celebrità.

View Problem Report: 15131

&

root / plt / commitdiff

cioè:

l’azione intrapresa sulla documentazione è:

1

ma mi permetto di segnalarvi l’efficienza e tempestività di PLT

2

(l’immagine è purtroppo macchiata da una riga rossa che non sono riuscito a rimuovere).

😀 😀 😀

Forse non tutti sanno che 15131 è primo, vorrà dire qualcosa? Boh!? 😉
OK, sono serio; tutto normale; e domani lezione, come al solito :mrgreen:

Cinque – compleblog, cioè blogversario, cioè compleanno del blog

happy_blogoversary
Il 5 maggio 2010 il prof Giuseppe Lipari postava questo: Il perché di un nome perché io non sarei mica riuscito anche se c’eravamo messi d’accordo e mi diceva “Dai!”. I post del prof, specie quelli sul C++, sono sempre i più visti.

Oggi, tanto tempo dopo per un blog, si festeggia il blogversario, o dovrei dire compleblog o cosa (sapete che Sergio gira con la matita ‘letronika rossa e blu proprio per segnalare queste robe).

Quante cose sono cambiate! Io ho pasticciato parecchio, molte idee iniziate e abbandonate per i più svariati motivi. E chissà cosa ci mi riserva il futuro.

Personalmente gli sto dedicando più tempo, anche se per cose meno sexy (il Lisp lo è moltissimissimo per me ma a giudicare dai click sono una eccezionale eccezione). Dai, tra un paio di mesi finisco con Peter Seibel (che rockz! assay!!!).
Sono, sempre per me, cambiate in peggio le condizioni ambientali, lo stato di salute (legato psicologicamente alle predette) e il blog è diventato importante ancora di più, ci trascorro un po’ di tempo tutti i giorni; e studiare il Lisp, quello vero, il Common, come se fossi tornato a scuola e il blog fosse il quaderno degli appunti mi piace, assay 😀

Ma proprio da Peter una domanda über-panicosa.
Si riferisce a questo. Mi riguarda? Vassapere, ma non è il giorno per queste cose; oggi è festa 😀

Per cui tutto OK (niente panico, nèh!) 😀

5 candles

Il blog, i post e me

Pare che i blogs stiano morendo. È una di quelle notizie ricorrenti, un meme oserei dire se sapessi cosa significa quella parola.
Forse è vero, questa volta, parecchi di quelli che conosco si lamentano; qualche blogger latita da tempo. Sull’altro blog le visite si sono dimezzate, i miei collaboratori non collaborano –OK, sono entrato anch’io a far parte del coro 😥

Ma qui le cose sono per certi aspetti differenti, provo a spiegarne qualcuno.

Rosie_The_BloggerIntanto una cosa che mi sto chiedendo da tempo e non riesco a venirne a capo: io faccio parte di una minoranza decisamente trascurabile, lo so, non faccio niente per uscirne, anzi…
Sono vecchio, pensionato ormai e fuori dal mondo della produzione, bloggo per avere qualche interesse e i miei interessi sono sempre più cose interessanti solo per me –di questo dopo.

Parecchi di quelli che frequento (e qualche blogger via mail) non dicono mai quello che fanno, a volte ti raccontano cose se e solo se poi non dici niente a nessuno. E non sono cose brutte o estremamente innovative; anzi googlando (o meglio stakoverflowando, githubando e simili) trovi di meglio –quando riesci a capire. Sono quelli che commentano con mail, resta una cosa sussurrata, almeno fino a quando mi scappa.
C’è un blogger con il quale sono in contatto via mail che finita la scuola si è messo a scrivere furiosamente cose meravigliose (per me) e poi ha smesso improvvisamente. Siccome avevo commentato qualche suo post l’ho contattato e mi ha detto che i contenuti erano cose che gli erano servite per la tesi (o la scuola) e adesso che aveva trovato lavoro (completamente diverso da quel che cercava) non aveva più tempo e voglia (non era più motivato).
Altro motivo qui: oggi si fanno cose che non sono mie, come il mobile o il web. Io sono vecchio, forse l’ho già detto.

xkcdAnche i linguaggi di programmazione non sono più loro. Racconto una storia personale: un po’ di tempo fa sono stato contattato da un vecchio conoscente per aggiornare programmi ormai maggiorenni ma tuttora validi. Scritti come Randall racconta qui. In Fortran, difficili da tradurre, senza grafica. Io ci ho pensato su un po’ e ho scoperto Gnuplot. Funziona benissimo. Solo che… non è quello che i giovani gli utenti di oggi vogliono. Ah! quelli che conosco sono tutti con Windows (Xp e Sette ma ormai anche 8.x) , oltre che smartphones sempre più fantabulosi.

python310714Non è che sono rimasto fermo al Fortran, anzi tutt’altro: io sono un pythonista, generalmente ma flessibile, poliglotta.
Ho le mie antipatie (Basic, Java, C++ quando non serve (poi quando serve sono cose troppo difficili per me), altri ancora).
Quando ho proposto Python mi sono scontrato con Visual Basic, poi Java e poi è arrivato Matlab. Adesso è tutto un proliferare di Matlab, che è proprietario e oneroso, assay. Il clone freeware Octave non fa le stesse cose, non è esattamente compatibile, non interessa.

Come risultato –l’ho detto che devo fare qualcosa per non sentirmi troppo vecchio?– ho riscoperto una cosa rimasta da approfondire da sempre: il Lisp.

250px-GEBcoverDopo averlo scoperto per via di Douglas Hofstadter e averci giocato un po’ con una versione davvero antica l’ho usato su PC, forse XLISP ma non ho più nessuna documentazione e non ne sono sicuro. Poi AutoLISP per AutoCAD (anche se i disegnatori preferivano farne a meno, anzi lo detestavano con tutte le loro forze). Bello newLISP che ho scoperto quando era nuovissimo e ne ho seguito l’evoluzione. D’accordo non è un Lisp vero ma per gli script veloci è eccezionale (questo lo dice anche una mia amica (di quelle che lavorano dove non si può bloggare ma la trovate su Facebook), siamo in due (almeno) a pensarla così).

pclPerò il Lisp vero, il Common Lisp da cui sono poi derivati linguaggi funzionali (servono fuori dal web? ne dubito) non l’avevo mai affrontato come si deve. Fino a pochi mesi fa. Dopo una falsa partenza (l’indice era molto promettente ma il testo ancora quasi completamente da scrivere) ho scoperto Peter Seibel e il suo fantastico Practical Common Lisp.

È impegnativo, ci dedico qualche ora al giorno, esaurisce le mie capacità intellettive, anzi va oltre. Ma è un modello; se si deve imparare qualcosa di nuovo è l’unico modo. Almeno per me: mi sembra di essere tornato a scuola.

Per contro, tornando al blog, i post sul Lisp hanno pochissime visite. Quasi nessuna. E se mi preoccupassi della cosa dovrei rimediare cambiando tutto, postare foto di gattini, p.es. 😉
Ma ho anche materiale per altri post, per esempio su aspetti storici (chi ha inventato il concetto di macro nel Lisp? p.es.) o su altri linguaggi (quando finisco questo).

E poi … chissà :mrgreen:

A volte non è come sembra – il blog

lisplogo_warning_256Ecco una cosa che devo proprio dire anche se probabilmente interessa solo a me e E e A e pochi altri.
Intanto, una domanda preliminare: perché c’è chi non vuole mai comparire sui social-cosi, nemmeno con il solo nome? Per esempio ci sono tanti Alberto e/o Adriano e/o Andrea (indovinate quale dei tre). Invece di E così molto poche, da noi poi rarissimissime, forse è unica, chissà se…
Ah: naturalmente se non v’interessa non leggetelo, nèh! 😉

Le puntate domenicali della telenovela Visto nel Web sono facili da montare: basta registrare titolo e URL di quello che leggo in un file di testo e il più è fatto. Poi la domenica mattina, subito dopo un paio di caffè, processo il file con uno script Python (che ultimamente è diventato diversamente bello e se fosse di un altro direi che non si programma così, per niente) che mi compila l’HTML. Basta aggiungere le immagini LOLlose (?), verificare e postare. Sono i post più visti di gran lunga; quelli che portano la media giornaliera a 200 visite (circa). Dividento per 1.6-1.7 si ha il numero di visitatori (grazie, vi amo), alcuni dei quali arrivano da molto lontano (grazie anche a voi, vi amo ancora di più, anche quelli che sono nostri finiti là; gli altri come fanno con l’italiano?).

Ci sono post evergreen, vecchi, vecchissimi, che continuano a essere visti; pochi accessi alla settimana ma sempre loro. Sono quelli che riguardano C/C++, anche molto specifici, quelli di glipari (ovvio), quelli sulle interfacce grafiche GTK e affini per Python. Anche tutto Python piace.
Poi ci sono quelli su altri linguaggi, p.es. Ruby. E ci sono richieste per Lua, Scala, Julia, … tutta roba che non conosco bene o non conosco affatto e non ho tempo di vedere.
Un po’ di tempo fa ho parlato di Gnuplot, pare interesi solo me. Come pure il Fortran, oggi si usa Matlab. Ecco qui c’è un’altra cosa che non mi va: è proprietario, non freeware. Ne esiste un clone FOSS, Octave (e altri affini), ma non è completo (o comunque non usato). Inoltre per queste cose (ma non ne faccio più) mi viene chiesto di tenerle riservate, non ha senso, imho, ma è così.
E poi ci sono episodi burst, ogni tanto ne salta fuori uno, ultimamente JavaScript. Non ci devo più cascare.

Invece avendo tempo mi piacerebbe seguire Rust, forse ancora troppo giovane e Go già maturo. Un mio conoscente si è convertito, mi aveva anche promesso mezza paginetta sull’argomento, chissà… 😉

Poi ci sarebbe quella che è la moda del momento: la programmazione funzionale. Forse, chissà… Prevedere il futuro, dice Niels…
Invece no a HTML, e dintorni, no a Android e iCosi, no a Delphi, C# e roba che non frequento (o non frequento più).

Ma tutta questa tirata per un paio di motivi, esasperati ieri da una discussione di quelle senza capo ne coda ma che poi non ti lasciano dormire.

Online ci sono blog e siti fatti molto bene che trattano quasi tutto quanto detto sopra. Quelli che conosco e quelli che man-mano scopro li elenco in Blogroll, lo trovate qui, nella colonna a sinistra, anzi è in testa.

Se ne avete da suggerire ditemelo. Chi finisce in quell’elenco poi non sarà –salvo eccezioni– più riportato nella telenovela domenicale.
Ma è in Blogroll che dovete vedere se cercate tutorial e/o affini.
Anzi ne ho qualcuno scoperto proprio ora (OK, qualcuno suggeritemi dai miei 00x, con x = 7 ma anche no). Non li ho ancora esaminai a fondo, forse finiranno in Bloroll, per adesso ecco:

The New Stack non ho ancora capito bene cosa sia ma ha parecchia roba dentro.

Proprio ora @Donearm segnala I Do Not Know C. La home del sito è piena di cose da vedere, chissà se anche questa finirà in Blogroll?

Ma il motivo vero del post è un altro, adesso ve lo devo proprio dire: mi piace tantissimissimo-anzi-di-più-moltissimissimo-di-più il Lisp, Common Lisp. È roba vecchia (avrebbe bisogno di una revisione, qualcuno l’ha anche proposta). Interessa solo me, ci sono post che hanno avuto 2-4 visite (magari inconsapevoli). Ma rassegnatevi, continuo. Caso mai non leggete :mrgreen:
Anzi adesso torno a lispare. Ecco 😀

Il blog – aggiustamenti

magalli-presidente-della-repubblica-770x512Oggi, grazie a Micro$oft, c’è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso, o la paglia che –povero cammello, non riesco nemmeno a scriverlo 😥
Non è solo cattivo umore, ci sto pensando da un po’. Inoltre può essere letto come continuazione di Il blog e lamentazioni sullo stesso, post che mi ha fatto toccare con mano il calore e il supporto dei lettori, grazie 😀

Allora –venendo al dunque– ieri c’è stata la presentazione di Windows 10. Con tante meravigliose meraviglie, roba che io (sono vecchio) manco riesco a immaginare, davvero.
E qui la decisione: sull’argomento non riporterò neanche un link nella telenovela domenicale Visto nel Web. Per diveersi motivi, i principali sono:

  • uso quasi solo Linux, a volte smanetto un po’ con Windows ma solo se costretto (per esempio configurare script (Python));
  • sono cose che ancora non ci sono, vedere tappeto, prima;
  • c’è un blog (OK, più di uno ma pubblicità qui) che sembra fatto proprio per quello, OpenFreeMan Blog.

Sempre per la telenovela (quelli sono i post più visti) sono ormai indifferibili alcuni aggiornamenti:

  • meno immagini lollose, meno immagini in generale (anche se qualcuno guarda il post solo per quelle);
  • come promesso (più volte) cercherò di indicare da dove vengono le immagini (quando possibile, le raccatto ontehtoobz);
  • notizie su smartphones e dispositivi similari solo se davvero importanti;
  • NSA, spionaggi vari (credo siano importanti quelli industriali anche se se ne parla poco), cyberwars e simili, censura del Web: ne parlerò di meno, non è che non sono importanti o non m’interessano ma ne so poco;
  • ci sono tanti linguaggi di programmazione, magari li segnalo ma finisce lì, manca il tempo per provarli;
  • ci sono blog meravigliosi, li segnalerò una volta sola (salvo eccezioni), forse è il caso di creare un blogroll;
  • il Lisp è il mio hobby, forse a volte sono poco serio o criptico o pasticcio troppo ma quei post sono le mie note, in diretta, nei momenti di relax; li posto per tenerne una traccia, per quando sarò vecchio;
  • interfacce grafiche, sì c’è richiesta, ma non sono aggiornato;
    altri linguaggi sexy (Java, JavaScript): manca il tempo e sarebbe una cosa impegnativa;
  • no, niente Windows e cose non freeware (Delphi, Visual Basic);
    niente C++, se si inizia a parlarne non finisce più, poi ci sono già altri che lo fanno;
  • IDE, Emacs, vi(m) e simili: sono vecchio;
  • ci sono blog che scompaiono, senza nemmeno salutare, altri che postano pochissimo, altri dati per scomparsi a volte risorgono –grande confusione nella blogosfera;
  • sono sempre alla ricerca di collaboratori, c’è gente über, per esempio Stefania rockz.

Prossimamente una pagina con blogroll su cose tipo Go, Rust e blogger di quelli che davvero –ahemmm, esempio: Connor Johnson (cito lui perché è fresco di giornata).

Aspetto suggerimenti, critiche, insulti whatever 😉 👿 😈 :mrgreen:

Benvenuto 61ll35

gilles

I più affezionati se ne saranno già accorti: abbiamo un nuovo autore qui sul blog: 61ll35. La sua mamma dice che in realtà è Gilles. Cioè si dovrebbe scrivere così e poi leggerlo in un altro modo ancora, ma sono OT –al solito 😕

61ll35 è giovane, probabilmente va a scuola (e forse ce lo dirà), gli piacciono i ‘puters, la robotica, Arduino e altro ancora (specificare ci sarebbe scritto qui se questo fosse un form). Io l’ho incontrato su Twitter, tweet interessanti, followato e alla fine è venuta fuori quest’idea di collaborazione. Da sempre –o almeno da quando ho scoperto i blog, dall’altra parte– sostengo che tutti dovrebbero bloggare. Mooolto meglio di Facebook. Davvero.
Nel blog potete raccontare quello che state facendo, io per adesso ho iniziato una serie di post su Mathics, devo parlare di Lubit (mi sento un po’ in colpa ma tranquilli, ho un post quasi pronto, cioè lo inizio subito) e ci sarebbero altre cose (il Lisp e i linguaggi funzionali, Emacs, …) ma manca il tempo.

Ecco Gilles 61ll35 sa delle cose che finora non sono state affrontate (perché non le so ma non lo ammetterò mai) e ce ne parlerà. Se vuole, se ha tempo, se la cosa gli piace e lo diverte. Il suo primo post: Una specie di Google Offline è piaciuto, ha ricevuto un commento entusiasta (61ll35 devi rispondere!). Il post è chiaro, descrittivo, leggiile anche dalle persone normali (ok, era uno dei miei consigli, io cerco sempre di scrivere così).

Chissà se in futuro, oltre agli autori attuali, la squadra aumenterà? Per esempio un mio amico aveva intenzione di parlare di CAD, non solo AutoCAD ma le versioni open source. Chissà? E c’era anche in ballo una mezza promessa su Windows 8, le interfacce grafiche non solo dei PC ma anche di tablets, smartphones e aggeggi che manco so esistono. Chissà?

Ma oggi il post è tutto per dire: benvenuto 61ll35! 😀 😀 😀